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L’AR è mobile

Ognuno di noi ha ricordi più o meno traumatici legati all’arredamento di una nuova casa. Ore e ore passate da IKEA o da Divani & Divani, aggirandosi esausti tra stanzoni infiniti, vedere finalmente proprio quel divano, quel letto, quella libreria che stavamo cercando, proprio il mobile perfetto per la stanza. A quel punto, scatta un vero e proprio rituale: si prendono le misure, si ricontrollano almeno cinque o sei volte, per essere ancora più sicuri si torna a casa e si misura nuovamente anche la stanza, si torna al negozio o allo showroom, si acquista il mobile, lo si impila smontato in posizioni audaci ma sicuramente vietate dal codice della strada nella propria auto (o ce lo facciamo consegnare a domicilio dietro lauto compenso)… e poi la tragedia. Le misure non erano precise, e di pochissimo la libreria è più lunga della parete. Oppure non avevamo considerato il tavolino, che ora è a ridosso del nuovo divano rendendo entrambi inutilizzabili. O ancora, il letto scelto è bello e della misura giusta, ma fa a cazzotti con l’armadio, con la tappezzeria, con il parquet…

La questione si fa ancora più spinosa con gli acquisti online: oltre ai problemi di dimensione e di compatibilità estetica col resto della stanza, acquistare la poltrona dei sogni per poi vedersi recapitata a casa una mostruosità che c’entra poco o niente con l’immagine presentata dal sito è un incubo ricorrente.

Abbiamo tutti un aneddoto particolarmente tragicomico sull’arredamento, storie di resi particolarmente difficoltosi, di accostamenti improponibili, di acquisti fatti e subito rimpianti. In questo senso, le nuove tecnologie di Realtà Aumentata arrivano come una sorta di salvatore per semplificarci la vita, anche in ambito di interior design.

Attraverso l’AR è semplicissimo creare un’immagine tridimensionale del mobile che ci interessa comprare, e sovrapporla direttamente alla stanza in cui vorremmo sistemarlo, così da vedere subito se le dimensioni sono corrette, se si accorda bene con il resto dell’arredamento, se davvero ci piace in quella posizione e in quello stile.

In questo senso, l’AR annulla completamente tutte le difficoltà legate agli acquisti online: invece che vedere solo fotografie (ovviamente) bidimensionali del prodotto, è possibile averne un modello 3D a grandezza naturale da sistemare dove si vuole, da riposizionare e provare all’infinito, un meccanismo a prova di errori di valutazione e di imprecisioni della descrizione da parte del sito.

Sono molti i grandi produttori e rivenditori che si sono già dotati di un’app con reader di Realtà Aumentata incluso, e che ne hanno intuito i notevoli vantaggi sia per il venditore che per il consumatore. Uno di questi è proprio IKEA, la cui applicazione addirittura scannerizza la stanza e consiglia automaticamente i mobili in catalogo che meglio si adattano agli spazi disponibili e che più si accordano con l’arredamento già presente.

Anche Amazon ha inserito un’opzione “Room Decorator”, che permette di visualizzare più oggetti contemporaneamente, disporli a piacimento nella stanza, e fotografare le varie combinazioni per poi scegliere con calma la preferita.

A un livello anche superiore si pongono le applicazioni di Wayfair e Houzz: la prima inserisce i modelli 3D con tanto di ambient occlusion, permettendo a persone e altri oggetti del “mondo reale” di sovrapporsi a quello virtuale, così da vedere il mobile in relazione effettiva con l’ambiente (sistemando, ad esempio, le sedie dietro al tavolo che si vuole acquistare); la seconda permette di cambiare l’illuminazione della stanza e vedere come il colore e perfino l’ombra dell’oggetto cambiano di conseguenza, aiutando a scegliere la posizione migliore.

I bonus di questo tipo di tecnologia sono facilmente intuibili. Da parte del produttore, si registra un notevole abbattimento dei costi di reso, che non sono certo trascurabili per i negozi fisici, e ancor più per l’eCommerce.

Sempre per le vendite online, i numeri parlano chiaro: i siti che hanno scelto di utilizzare la AR per l’interior design hanno visto un aumento del 90% del conversion rate negli acquisti, e picchi fino quasi al 20% nel customer engagement e nella fidelizzazione dei clienti. Non sono trascurabili neanche i vantaggi nel campo del re-marketing: un aumento di acquisti online significa anche una maggior quantità di dati da analizzare, e una comprensione maggiore di quali siano effettivamente i gusti e le preferenze dei clienti riguardo ai prodotti disponibili. Le successive campagne marketing, quindi, potranno essere perfettamente mirate sulla base delle statistiche ottenute.

Anche da parte del consumatore, poi, ci sono vantaggi non trascurabili, non ultimo quello di evitare l’incubo di viaggi continui e prove infinite, di trascinare da una parte all’altra del salotto un divano di cinquanta chili per trovare la sistemazione perfetta, di dover smontare e rimontare intere stanze prima di arrivare a un design sufficientemente armonico.

Un modo, insomma, di vivere serenamente e perfino come un bel gioco il mettere su casa, piuttosto che come l’attraversamento di un tunnel degli orrori da raccontare un giorno ai nipoti.

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