L’uso della realtà aumentata (AR) nei musei sta diventando sempre più popolare, e per una buona ragione. L’AR consente di creare esperienze immersive e coinvolgenti per i visitatori, offrendo un modo unico di interagire con le opere d’arte e di apprendere di più su di esse. In questo articolo esploreremo alcuni dei motivi per cui le realtà museali, le fondazioni e le gallerie dovrebbero considerare di integrare l’AR.
Esperienze interattive
L’AR consente ai visitatori di interagire con le opere d’arte in modo del tutto nuovo. Ad esempio, i visitatori possono utilizzare un’app per visualizzare un’opera d’arte in 3D, ruotarla e ingrandirla per vedere i dettagli. Inoltre, l’AR può fornire informazioni aggiuntive sull’opera d’arte, come la sua storia o il processo di creazione, rendendo l’esperienza di visita ancora più interessante e coinvolgente. È il caso del Museo Salvatore Ferragamo che, sviluppando l’app in AR Archivio+, ha potuto integrare alla mostra temporanea “Donne in Equilibrio” materiale dell’archivio storico senza dover riconsiderare gli spazi fisici. O ancora, il Museo Nazionale del Cinema di Torino, che ha sviluppato un app in AR che permettesse a visitatori e visitatrici della mostra temporanea “Dario Argento – The Exhibit” di entrare all’interno del genio di Dario Argento attraverso esperienze di gaming coinvolgenti e interattive.
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Accessibilità e inclusività
L’AR è molto più che solo una tecnologia utilizzata per i giochi. Ha anche un grande potenziale per aiutare a rendere i musei più accessibili e inclusivi per le persone con disabilità. Ad esempio, le persone con disabilità visive possono utilizzare l’AR per ascoltare descrizioni vocali delle opere d’arte o per ingrandirle, permettendo loro di apprezzare l’arte in modo diverso. Inoltre, l’AR può anche essere utilizzata per creare esperienze interattive per i visitatori con disabilità motorie, fornendo loro la possibilità di interagire con le opere d’arte in maniera alternativa e più adeguata alle loro esigenze.
L’utilizzo dell’AR in questo modo può aiutare a superare molte delle barriere che impediscono a molte persone con disabilità di visitare i musei e apprezzare l’arte. Inoltre, l’AR può anche aiutare a sensibilizzare il pubblico sulla questione dell’accessibilità nei musei, contribuendo così a una cultura più inclusiva e accomodante.
In sintesi, l’integrazione dell’AR nei musei può offrire molte opportunità per rendere l’arte e la cultura più accessibili e inclusivi per tutti, indipendentemente dalle disabilità o dalle esigenze individuali. Questo è un importante passo avanti per la promozione dell’inclusione e dell’uguaglianza, e dovrebbe essere considerato seriamente da tutte le realtà museali, fondazioni e gallerie.
Attrazione del pubblico
L’AR può anche aiutare a attirare nuovi visitatori al museo. Le esperienze immersiva e interattive offerte dall’AR possono essere molto più coinvolgenti rispetto alle esposizioni tradizionali, attirando così un pubblico più ampio e diverso. Inoltre, l’uso dell’AR può generare interesse sui social media, aumentando la visibilità del museo e attirando ancora più visitatori.
In conclusione, l’integrazione dell’AR nei musei può offrire una serie di vantaggi, tra cui esperienze interattive, accessibilità e attrazione del pubblico. Le realtà museali, le fondazioni e le gallerie dovrebbero considerare di utilizzare l’AR per creare esperienze coinvolgenti e accattivanti per i visitatori.